Schierati sul campo, in prima linea. Ma discriminati. Si tratta degli agenti della polizia municipale, anche loro impegnati a cercare di fare rispettare il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per contenere i contagi da Coronavirus. Polizia locale che, però, si sente discriminata dallo Stato. E i Sindaci di Licata e Naro, rispettivamente Pino Galanti e Maria Grazia Brandara, elogiando il lavoro svolto dai rispettivi Comandi di Polizia Locale, hanno chiesto che venga riconosciuto loro parità di trattamento con le altre forze dell'ordine“.
I sindaci Galanti e Brandara hanno scritto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; al premier, Giuseppe Conte e al ministro dell’Interno, Luciana La Morgese. ”Già prima dell'ordinanza del questore, la polizia municipale ha attivato e mantenuto servizi esterni anche notturni per scoraggiare la circolazione ingiustificata delle persone - ha scritto il sindaco di Licata Pino Galanti - . In questo contesto, non poteva non essere rilevato che alla polizia municipale sono state impartite le medesime direttive di polizia, carabinieri, Guardia di finanza. Ma solo alla polizia locale non viene riconosciuto il competente trattamento economico di ordine pubblico, secondo le vigenti normative". A fare sua la lettera di Galanti è stato il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara. "Ancora una volta, la polizia locale si sente discriminata dallo Stato a cui sentono di appartenere - ha scritto Brandara - che da sempre servono con la stessa dignità degli altri corpi di polizia d’Italia".
"Se è vero come è vero - ha scritto il sindaco Galanti - che un contatto con una persona infetta potrebbe avere conseguenze gravissime, se non letali, non appare ragionevole che, almeno in questa occasione, alla polizia locale (che a Licata è coordinata dal comandante Giovanna Incorvaia), tanto esposta quanto altri operatori di polizia a tale rischio, non vengano estese tutte le garanzie e le previdenze previste per gli altri organi di polizia".
Fonte: Agrigentonotizie del 13.03.2020
Grazie a sigg. Sindaci, peccato che molti altri Sindaci non hanno condiviso la medesima iniziativa..., ma sopratutto il Silenzio del Presidente della Regione On.le MUSUMECI.
Giovanni D'AMICO Presidente ANVU Regione Sicilia