N.B.: La presente pubblicazione è un’elaborazione che non ha carattere di ufficialità. Si esclude la responsabilità per eventuali errori, inesattezze e omissioni.
Chi è senza green pass (obbligatorio dal 15 ottobre per dipendenti pubblici e privati) non riceverà lo stipendio, ma non ci saranno altre sanzioni. Il decreto è stato firmato: tutte le regole e i controlli, anche in vista delle elezioni amministrative. L’assenza ingiustificata resta, così come la perdita dello stipendio, fino a quando la persona non si mette in regola, nel testo definitivo è saltato il passaggio per cui «a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione».
All’articolo 1 comma 5° è previsto che il Governo scriva delle linee guida per chiarire alcuni aspetti del provvedimento, a cominciare dalle modalità di verifica del green pass per i lavoratori della P.A..
I ministri dell’Interno e della Salute, invece, hanno messo a punto il protocollo per le prossime Amministrative. Al primo turno - il 3 e il 4 ottobre - nessuno sarà obbligato ad avere il green pass per votare: né i cittadini, né il presidente di seggio, né gli scrutatori. Ai ballottaggi la regola, invece, cambierà, perché il secondo turno elettorale sarà domenica 18 e lunedì 19 ottobre, con il decreto già in vigore. I cittadini saranno sempre esentati, mentre presidenti di seggio e scrutatori dovranno presentare il «pass» in quanto si tratta di personale che riceve un compenso dallo Stato e dunque in quella mansione è equiparato ai dipendenti pubblici.
Anche gli uffici pubblici, come già le scuole, saranno dotati di una piattaforma informatica verificare i certificati. La singola amministrazione inserirà nel dispositivo il codice fiscale dei lavoratori e al momento dell’accesso la piattaforma incrocerà i dati anagrafici con quelli sanitari: chi ha il green pass avrà il bollino verde e potrà entrare, chi non sarà in regola verrà identificato da un segnale rosso sul video e non potrà entrare. Il primo controllo dovrà essere preventivo, con la richiesta di green pass a tutti i dipendenti per verificarne il possesso. Al momento dell’ingresso il lavoratore troverà un sistema di controllo predisposto in attuazione del decreto. A chi prende il Covid dopo aver fatto il vaccino il green pass verrà sospeso e non potrà entrare in ufficio. Chi invece non è vaccinato, per poter varcare la soglia deve dimostrare di aver effettuato un tampone con esito negativo.
Il tampone molecolare ha validità 72 ore, il tampone antigenico ha validità 48 ore. Per ottenere il green pass bisogna effettuare un test molecolare, antigenico o salivare. Questa terza modalità è stata autorizzata durante la conversione in legge del decreto del 23 luglio che aveva introdotto l’obbligo di green pass per i clienti dei locali pubblici al chiuso.