Addio al "vecchio" DPCM, il nuovo provvedimento Covid è un decreto legge.
Il 26 aprile 2021 non arriva un nuovo DPCM, ma un decreto legge Covid con le regole in vigore fino al prossimo 31 luglio, dagli spostamenti tra regioni al coprifuoco (che rimane dalle 5 alle 22), passando dalle riaperture:
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha scelto la via del decreto legge e non un nuovo DPCM per stabilire le regole anti-Covid: il testo del decreto è stato approvato in Consiglio dei Ministri nella serata del 21 aprile 2021.
Il d.l. prevede che le attività già oggetto di anteriori restrizioni debbano svolgersi in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati, o da adottare, da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in base ai criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico.
Ecco cosa cambia, in sintesi dal 26 aprile secondo il nuovo decreto che modifica in larga parte le regole per le zone gialle previste dai vecchi DPCM:
Tornano le zone gialle, con l’apertura agli spostamenti da e verso regioni arancioni e rosse grazie a una carta verde; il provvedimento prevede l’introduzione delle “certificazioni verdi Covid-19”, attestanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2, ovvero la guarigione dall’infezione, o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione avranno validità di sei mesi, quella relativa al test risultato negativo sarà valida soltanto per le 48 ore successive. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’UE sono riconosciute come equipollenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’UE.
E’ consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata per una sola volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno condurre con sé i minori di età sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Medesimo spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione entro il medesimo comune. Non sono consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa.
Nelle zone gialle pertanto: dal 26 aprile è consentita l’attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo, solo all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti. Nessun limite di orario per la ristorazione negli alberghi e in ulteriori strutture ricettive, ma solo ai clienti che risultino ivi alloggiati; riprendono gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in ulteriori locali ovvero spazi, anche all’aperto, e sono svolti unicamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia salvaguardato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può superare il 50% di quella massima autorizzata, e il numero massimo di spettatori non può superare 1.000 per gli spettacoli all'aperto e 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ciascuna sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti.
Rimangono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile tutelare il rispetto di tali condizioni. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà permettere la presenza anche di un numero superiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del CTS e delle linee guida.
I musei sono aperti anche nel weekend (ma solo su prenotazione); via libera a tutti gli sport all’aperto, anche a quelli di contatto come il calcetto. In zona gialla, arancione e rossa sono aperte le scuole materne, elementari e medie, oltre agli asili. Le scuole superiori sono aperte dal 70 al 100% in zona gialla e arancione, fino al 50% in zona rossa. Infine dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Sempre nelle zone gialle, dal 15 maggio saranno riaperti i centri commerciali, nel weekend e nei giorni festivi, e riaprono le piscine all’aperto.
Inoltre, dal 1° giugno riaprono le palestre al chiuso e gli stadi, quest’ultimi con capienza al 25%, per un massimo di 1000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Mentre dal 15 giugno è consentito lo svolgimento in presenza delle fiere e, in data anteriore, anche attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico. L’ingresso nel territorio nazionale per partecipare alle fiere è comunque consentito, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza.
Infine dal 1° luglio, in zona gialla, sono consentite le attività dei centri termali e dei parchi tematici e di divertimento.
Le novità rispetto ai vecchi DPCM, sono state annunciate con un comunicato stampa pubblicato sul sito del governo e con alcune slide sulle riaperture. Il decreto legge approvato il 21 aprile sarà con tutta probabilità pubblicato in Gazzetta Ufficiale tra la serata di oggi e il weekend per entrare in vigore lunedì 26 aprile e restare valido fino al 31 luglio 2021. Non è ancora chiaro se il nuovo decreto legge, rimanderà agli allegati del DPCM di marzo per alcuni protocolli: dai negozi aperti in zona rossa, alle regole su quante persone possono stare in auto.